B/Open, il biologico diventa b2b
Debutta B/Open la manifestazione b2b a sostegno dei professionisti del settore biologico alimentare: la prima edizione di un progetto fortemente voluto da Veronafiere che dimostra quanto la certificazione biologica sia ormai uno degli elementi chiave della crescita della distribuzione alimentare.
Inizialmente programmata nella primavera del 2020, la rassegna ha esordito, a causa della pandemia, in versione digitale nell’autunno scorso e oggi approda in presenza nel calendario fieristico di Veronafiere.
Due giornate (9-10 novembre) a tutto business e approfondimento in cui i protagonisti del settore, oltre a posizionarsi nel mercato, possono affrontare temi centrale come strumenti finanziari e di business, filiere sostenibili, GDO, packaging sostenibile e molti altri tra cui gli ultimi aggiornamenti in materia di politica agricola comunitaria (PAC).
B/Open, infatti è una start-up ed un evento che si configura nel modello Confex, con convegni, workshop e visite aziendali abbinati alla parte espositiva.
Un’iniziativa, esclusivamente b2b che ha assicurato la presenza a Verona di delegazioni e buyer esteri selezionati con la logica della potenzialità di crescita dei vari mercati. Tra questi: Germania, Danimarca, Spagna, area dei Balcani, Turchia, Stati Uniti, Russia e Israele.
La validità di questa iniziativa sta anche nel riconoscimento ottenuto dal progetto di promozione comunitario «It’s Organic» che ha scelto B/Open come manifestazione ideale per accrescere la consapevolezza nei confronti dell’agricoltura biologica europea e rafforzare la “brand identity” collegata al logo che identifica gli alimenti certificati secondo i rigorosi standard biologici stabiliti dall’Unione europea.
«Il biologico ha di fronte a sé sfide importanti: rafforzare consumi interni in crescita, che oggi abbracciano oltre 23 milioni di famiglie in Italia, con un mercato interno che ha superato i 4,6 miliardi di euro ed esportazioni che sono cresciute oltre i 3 miliardi di euro – spiega il presidente di Veronafiere Maurizio Danese –. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli che la crescita del biologico va sostenuta ulteriormente, con nuove soluzioni di valorizzazione delle filiere, nuove formule di approccio al mercato, nuove modalità di comunicazione e, non ultimo, con il mantenimento in equilibrio delle leve di domanda e offerta».