“Contaminazioni” tra fiera e università: sfida agli studenti
L’obiettivo di una fiera è facilitare gli scambi commerciali, promuovendo innovazione e trasferimento di conoscenza nelle filiere industriali di riferimento. Un know-how che passa anche dalle relazioni con il mondo della ricerca e dallo scambio di competenze con le nuove generazioni.
Per questo Veronafiere ha deciso di lanciare una sfida a giovani laureandi, dottorandi, neo-laureati e dottori di ricerca freschi di nomina, attraverso i Contamination Lab (CLab) dell’Università degli Studi di Verona.
Si tratta di moduli formativi dedicati a innovazione e cultura d’impresa, ideati per accrescere capacità di problem solving, team building e analisi, mettendo alla prova i partecipanti con progetti di business reali.
La CLab Marathon di Veronafiere per gli studenti è quella di creare una nuova fiera del mondo dell’agricoltura nel mondo: WWA-World Wide Agriculture.
Il gruppo di lavoro selezionato dall’Ateneo partirà da zero, analizzando il mercato per rispondere alla domanda: cosa chiede il settore agricolo del futuro ad una rassegna fieristica?
I partecipanti dovranno immaginare la manifestazione e i servizi correlati, sviluppando nei dettagli le aree che riguardano contenuto, posizionamento, organizzazione, comunicazione e aspetti economici dell’evento.
«L’iniziativa dà seguito all’accordo di collaborazione triennale firmato a giugno 2021 con l’Università di Verona – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Veronafiere vuole così dare il proprio contributo concreto per sviluppare competenze specifiche nei giovani, agevolandone l’ingresso nel mondo del lavoro. Al termine della CLab Marathon, infatti, proporremo ad alcuni degli studenti un tirocinio formativo, con possibilità di inserimento lavorativo nel nostro Gruppo».
C’è tempo fino all’1 dicembre 2021 per candidarsi e accettare la sfida.
Tutte le informazioni sono disponibili online, nell’area dedicata sul portale dell’Università di Verona.