B/open, la terza edizione è con Sol&Agrifood
Veronafiere potenzia la propria offerta bio nel settore dell’agroalimentare di qualità e posiziona la terza edizione di B/Open, rassegna b2b dedicata al biologico nel 2023, insieme a Sol&Agrifood, salone internazionale dell’agroalimentare di qualità. L’obiettivo è quello di incrementare gli eventi che hanno come focus il food certificato, all’interno di un calendario in linea con le esigenze delle aziende del comparto. Dopo una prima edizione online nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria e una seconda in presenza nell’autunno del 2021, il terzo appuntamento di B/Open viene quindi programmato dal 2 al 5 aprile 2023, insieme a Sol&Agrifood e in concomitanza con la 55ª edizione di Vinitaly.
La sinergia tra manifestazioni da sempre simbolo della qualità agroalimentare permetterà la creazione di un hub che già con Sol&Agrifood comprende prodotti di valore quali olio Evo, birra artigianale (Xcellent Beers), food tipico e che, attraverso B/Open, darà l’opportunità alle aziende che vogliano presentarsi con prodotti esclusivamente biologici di avere un’area dedicata all’interno del Padiglione C, favorendo così anche l’attività degli operatori professionali.
«Con il nuovo posizionamento di B/Open, Veronafiere intende consolidare l’offerta di iniziative rivolte al biologico proponendosi a una più ampia platea di professionisti – sottolinea Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere –. B/Open e Vinitaly Bio promuovono attivamente le filiere del biologico e si configurano, dunque, come vero e proprio polo d’eccellenza del comparto wine&food sostenibile, per una clientela specializzata ed esclusivamente b2b».
Da sempre il biologico, forte di certificazioni e simboli che ne attestano il corretto processo produttivo (il logo con la foglia verde e le stelle), è sinonimo di qualità e di attenzione alla sostenibilità. Lo scorso anno la Commissione europea ha definito un Piano di rilancio all’interno delle strategie Farm to Fork e Biodiversity, con l’obiettivo di ottenere una Superficie agricola utile (Sau) destinata al bio del 25% in tutta Europa entro il 2030 (oggi la media dell’Ue è dell’8,5% circa, con l’Italia che si avvicina al 18 per cento del totale della Sau). Anche la riforma della Politica agricola comune 2023-2027, in vigore dal prossimo 1° gennaio, immette risorse nel biologico intorno ai 450 milioni di euro all’anno fra sviluppo rurale ed eco-schemi. Nel 2020, gli ettari coltivati a biologico hanno superato i 14,7 milioni per l’Unione europea e i 2 milioni di ettari per l’Italia, con una crescita a livello nazionale del 79,5% fra il 2012 e il 2020 (fonte dati: Eurostat). Bruxelles ha inoltre decretato la Giornata europea del biologico, con cadenza annuale il 23 settembre, a conferma di una attenzione rivolta non solo agli agricoltori, ma ai cittadini e ai consumatori di tutta l’Unione europea.