Veronafiere, telecamere e algoritmo anti-assembramento per eventi fisici sicuri
Manifestazioni in presenza e sicure: per la ripartenza Veronafiere punta sulla tecnologia, con un progetto innovativo sviluppato sul territorio.
In tempi di Covid-19, la priorità resta infatti il distanziamento sociale. Ma come assicurarlo in occasione di grandi eventi di pubblico, come quelli organizzati negli oltre 300mila metri quadrati del quartiere fieristico di Verona? La soluzione sta nell’occhio elettronico delle telecamere, unito all’intelligenza artificiale.
Il sistema si chiama HS.Vision e sfrutta le oltre 400 videocamere di sorveglianza già presenti all’interno della fiera di Verona, mettendole in rete. Qui entra in gioco l’algoritmo di computer vision creato dalla startup Humatics dell’Università di Verona: analizzando le immagini trasmesse a micro-server, è in grado di contare i visitatori all’interno dei padiglioni e individuare eventuali assembramenti di persone, segnalandoli in tempo reale agli operatori umani che possono così intervenire.
HS.Vision, sfruttando la funzione di riconoscimento facciale, riesce inoltre a monitorare il mancato utilizzo delle mascherine. Un controllo capillare di tutti gli spazi espositivi di Veronafiere, quindi, ma nessun rischio di “Grande Fratello”, dal momento che la privacy viene garantita attraverso dati delocalizzati e trasmissione ridotta delle informazioni processate.
«Fieracavalli, a novembre, rappresenterà il banco di prova del sistema – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – che verrà poi implementato alle altre nostre manifestazioni “live, con grandi affluenze. Il percorso verso la nuova normalità passa anche per l’innovazione tecnologica e Veronafiere è pronta a vincere anche questa sfida».