Vinitaly and the City, in centro a Verona il vino tra arte e cultura
Con Vinitaly and the City, Verona si tinge ancora una volta di viola, il colore della wine passion che dal 31 marzo al 3 aprile torna ad animare le piazze più suggestive del centro storico scaligero.
Sono più di 50 gli appuntamenti in programma nel fuori salone di Vinitaly dedicato agli appassionati. Un format che racconta il vino, attraverso tasting, arte, musica e cultura: il tutto, vissuto nel contesto unico di una città patrimonio Unesco per i suoi monumenti e la sua storia.
Gli eventi e le degustazioni di Vinitaly and the City vanno in scena tra Piazza dei Signori (Loggia di Fra Giocondo, Loggia Antica, Torre dei Lamberti), Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale.
Un calendario adatto ad ogni gusto. Ad iniziare da quello enologico, protagonista delle degustazioni guidate con le etichette più rappresentative di tutte le regioni italiane nella grande enoteca di Vivite o quelle premiate dalla guida Vini d’Italia 2023 del Gambero Rosso.
C’è anche la possibilità di fare un esclusivo brindisi a 84 metri d’altezza, sulla terrazza panoramica della Torre dei Lamberti, con vista mozzafiato su Verona. Poi, dalle grandi altezze, si scende fino a 40 metri sotto il livello mare con Akènta Sub, l’official wine del fuori salone che viene affinato in speciali botti subacquee al largo di Alghero.
A Vinitaly and the City si può imparare a riconoscere uno spumante anche senza assaggiarlo, soltanto “avendo orecchio”, grazie alla presentazione del metodo di caratterizzazione che si basa sull’ascolto del suono delle bollicine nel calice, ideato da Tommaso Caporale.
Nelle quattro giornate di manifestazione, il vino si degusta, ma anche si racconta con le parole nei wine talk che offrono uno spazio di dibattito e confronto tra pubblico e produttori.
Non mancano i momenti letterari, con presentazioni di libri a tema enogastronomico insieme ai loro autori: Roberto Valbuzzi, chef e volto televisivo di “Cortesie per gli ospiti”, Joe Bastianich, Tiziano Gaia e Edoardo Franco, fresco vincitore di MasterChef Italia 2023.
Il Sommo poeta Dante Alighieri, invece, che proprio a Verona aveva trascorso parte del suo esilio, è protagonista della mostra sulla cantica del perdono del Purgatorio, curata da Franco Nembrini.
Quest’anno, infine, la rassegna mostra anche la sua anima più rock con il lancio della wine guitar di Vinitaly and the City in legno di botte di castagno realizzata da Fabrizio Paoletti, il liutaio che ha firmato le chitarre di star come Bruce Springsteen, Keith Richards e Joe Walsh.
Per Federico Bricolo, presidente di Veronafiere: «Vinitaly è una grande opportunità per Verona così come Verona è una grande opportunità per Vinitaly proprio grazie al fuori salone che, quest’anno, concentra in quattro giorni un calendario che spazia dall’arte alla cultura e alla musica fino ad arrivare al vino, fil rouge di tutta la manifestazione. Un legame forte e simbiotico, quello tra la fiera e la città – ha concluso il presidente Bricolo – che intendiamo rafforzare sempre di più attraverso progetti di qualità come Vinitaly and the City, in grado di coinvolgere istituzioni locali, cittadini, appassionati e turisti».
«Per i nostri espositori e operatori professionali, Verona rappresenta un valore aggiunto che amplifica la vocazione business della fiera – commenta l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese –. Una propensione che vogliamo potenziare sempre di più, rimarcando la diversità di target tra Vinitaly e Vinitaly and the City, che da quest’anno ritorna sotto la nostra regia organizzativa. Verona è un palcoscenico internazionale straordinario che la fiera contribuisce a valorizzare anche attraverso la visibilità mediatica che Vinitaly genera ogni anno in Italia e all’estero».
Vinitaly and the City è organizzato da Veronafiere in collaborazione con Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona, con le partnership di Volkswagen, Banca Passadore, Amia e Trenitalia.
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